lunedì 20 dicembre 2010

Neve a Firenze, ed il sindaco si impapocchia!






Ovvia, anche Firenze ha avuto la sua dose di gelo: quel tanto che basta per far scatenare polemiche di tutti i colori, di tutti i generi e di tutte le provenienze.
Il Governatore vuole agire con una class-action contro tutti, il Sindaco "faccio-tutto-e-meglio-io" giura che farà cadere tutte le teste di non si sa chi.
Già, il nostro giovane, rampante, ruspante e rombante sindaco, che va di persona a cena dal suo omologo in fatto di smargiassate. Il giovane sindaco al quale, probabilmente, nessuno ha suggerito di tenere delle scorte di materiale inerte mescolato a sale immagazzinate in vari punti della città in modo da far partire - al primo accenno di neve - i mezzi spargisale.
Ma come mai nessuno gli ha dato questo infantile suggerimento?? e lui che pensa di aver conquistato l'impero solo perché ha chiuso il traffico intorno al Duomo, e di essersi conquistato un posto fra gli statisti illustri, poverino a lui non è venuto in mente un simile pensiero.
Sarebbe meglio per lui parlare molto meno ed agire in silenzio. Ne abbiamo già uno di nani a Roma, che promette di fare ma non fa, parla e promette ma poi si fa solo gli affari suoi.
Mi spiace caro Sindaco di Firenze, sono profondamente delusa: è vero che sei giovane e pieno di buoni propositi, ma ti suggerisco di fare, di agire, prima di parlare, anzi di agire e basta, a parlare lascia che ci pensino gli altri.
Intanto noi cittadini, per colpa della tua dabbenaggine, siamo stati sequestrati nelle nostre case, o peggio nelle nostre macchine in città, bloccati perché non è stata applicata la più semplice e logica delle soluzioni, quella di spargere subito il sale sulle strade.
Questa stupida misura è prevista persino nel Manuale delle giovani marmotte.. e tu come ex boy-scout dovresti conoscerlo bene.
Mi spiace, sono profondamente delusa ed irritata dal tuo atteggiamento.

L'unico fatto positivo, anzi magico di questa memorabile nevicata è lo spettacolo della città imbiancata, e per fortuna la coltre di neve copre lo scialbume di certi amministratori azzeccagarbugli.

Hai ancora qualche anno di mandato a disposizione e staremo a vedere.

venerdì 2 aprile 2010

Una Pasqua piena di luce





I tempi sono veramente bui, e gli esempi che ci stanno davanti ci indicano la strada "ognun per sé", ovvero, ruba tu che rubo anch'io..
Mi hanno inviato una mail di auguri con delle foto molto significative, ed io trovo giusto metterle online per condividerle con tutti gli uomini di buona volontà.
Auguri di una Pasqua di vero risveglio.
Lukrezia

Sofferenza
Straniero



Solitudine
Solidarietà
Rispetto

Un vero amico

Innocenza
Dolore
Divino
Devozione
Compassione
Amore
Amicizia
Separazione

sabato 27 febbraio 2010

La Presina di Lukrezia


Questo blog è dedicato a Lukrezia, intesa come Lucrezia Borgia, famosissima e forse mal compresa donna del Rinascimento, che pare avesse nozioni di sostanze che, a seconda dei casi, potevano mettere allegria, curare il raffreddore e, sempre a seconda delle necessità por rimedio o provocare mali di pancia, conciliare il sonno e talvolta persino donare la pace eterna.
Mi sono ispirata a questa figura per somministrare anch'io qualche "presina" di veleno, per commentare i fatti del giorno o denunciare - con quel poco di voce che mi rimane - fatti e misfatti di questi tempi.
Da molto covavo quest'idea, ed io stessa non capisco perché non mi sono decisa prima.
Un po' di veleno da spargere a pizzichi contro quelli che mi opprimono con la loro capigliatura finta, la loro faccia rifatta, i loro denti esagerati, i loro sorrisi da squalo, la loro ingordigia, le loro menzogne, la loro faccia di bronzo.
Ecco, ora sono pronta, metto in rete questo post e poi lancio subito quello che mi sta già sotto la pelle.
Da Lukrezia a tutti gli iniqui prìncipi

Elsa, Dulcamara ed i Cavalieri


Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di
delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la
condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché
il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle
sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto
che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il
dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie
sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi
atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della
gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il
capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza
credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di
famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si
circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile,
e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un
proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole
rappresentare."


questo testo del 1945 è di Elsa Morante e si riferisce al Cavaliere Benito Mussolini....... maliziosi!! a quale cavaliere avevate pensato??

agli Italiani - per fortuna non a tutti - piace la coca-cola, il caffè delle crociere, il biscotto del mulino, il grande fratello, il grande manzo, la monaca di Monza, il manichino Bocelli con la vocina da gattino schiacciato nella porticina, il principe miliardario, figo, cantante dalla "evve" moscia, il calciatore velinato, la velina calciatorata, la ifigonia politicizzata, insomma, tutto ciò che fa' markètting (giovane derivato delle markette).

Agli italiani piace tutto ciò che è facile, servito sul vassoio del piccolo schermo.

Sono passati i bei tempi bui e tenebrosi dei Borgia, che hanno generato geni come Michelangelo ecc. (v. Orson Wells ne "Il terzo uomo").

Oggi, l'italiano medio non vuole "pensieri", come il pilota automatico che portano una spanna sotto l'ombelico: si affidano in toto alla televisione, alla pubblicità, alle cose già pronte, facili, ai consigli per gli acquisti, ai moderni Dulcamara imbonitori di piazza, venditori di merendine, personaggi fasulli, liftati, incapaci di mostrare il proprio vero volto, sempre in maschera, forniti di dentatura ipermetrica, superdotata, come gli squali.

Dove è finito il nostro amor proprio, la nostra dignità???